Il gruppo emiliano Fagioli, leader a livello internazionale nei trasporti e nelle movimentazioni di carichi eccezionali, ha ottenuto 3 nuove commesse nel settore oil&gas per un valore complessivo di circa 80 milioni di euro.
Il più importante dei tre contratti è arrivato da una joint-venture costituita da 3 global player dell’industria oil&gas e riguarda le operazioni di project forwarding (spedizioni internazionali e logistica), movimentazioni e sollevamenti di moduli e strutture per un grande impianto di liquefazione gas metano nell’East Africa.
Fagioli, nell’ambito di una joint venture costituita per l’occasione, si occuperà nello specifico delle attività di project forwarding attraverso la propria divisione dedicata, mentre le operazioni di trasporti eccezionali e sollevamenti con grandi gru cingolate saranno eseguite direttamente da una branch operativa presente sul territorio.
Il secondo contratto riguarda invece le operazioni di sollevamento di 7 reattori di raffinazione, del peso di 2.000 tonnellate ciascuno, nell’ambito di un progetto di ammodernamento di una raffineria in Tailandia che prevede la produzione di combustibili di ultima generazione. Le operazioni di installazione verranno eseguite attraverso l’utilizzo di un sistema di torri di sollevamento traslanti completamente progettati e realizzati dal dipartimento di ingegneria di Fagioli, l’unico di tale portata a livello mondiale.
L’ultimo dei tre contratti, ottenuto da Fagioli attraverso la propria controllata di Houston, riguarda le operazioni di movimentazione e installazione in Louisiana dei moduli di processo per la realizzazione di un nuovo impianto di liquefazione di gas metano, uno dei maggiori nell’area del Golfo del Messico.
Il gruppo Fagioli spiega nella sua nota che prevede di chiudere il 2020 con un fatturato di circa 200 milioni di euro, in crescita rispetto ai 195 milioni di euro del 2019.