Dalla Daphnella, la prima petroliera attraccata al terminal portuale SIOT di Trieste il 13 aprile 1967, alla Rava, moderna crude oil tanker (costruita nel 2017) dell’armatore croato Tankerska Plovidba) arrivata nei giorni scorsi: sono 52 gli anni di attività della struttura adriatica, e in tutto 20.000 le navi che hanno scaricato il loro greggio sulle banchine giuliane, collegate ai mercati di destinazione di Austria, Germania e Repubblica Ceca tramite l’Oleodotto Transalpino gestito dalla società TAL, che controlla anche la stessa SIOT.
“Siamo felici di celebrare l’arrivo della ventimillesima nave al nostro Terminale Marino” ha commentato il presidente di SIOT-TAL Alessio Lilli. “Si tratta di un passaggio storico per la nostra azienda ma anche per le economie di Trieste, del Friuli Venezi Giulia e del centro Europa. 20mila petroliere, con il loro carico trasportato in sicurezza durante questi 52 anni, si traducono in Trieste primo porto d’Italia, in un indotto economico di milioni di euro ogni anno che produce posti di lavoro, in conoscenze e competenze che valorizzano il tessuto economico dei territori attraversati dal nostro oleodotto. Quello di oggi non è un traguardo ma una pietra miliare, un punto di partenza per il futuro, per le prossime 20mila navi che accoglieremo ancora in massima sicurezza per il bene della nostra economia e della nostra regione”.
La Rava di Tankerska Plovidba (presente all’evento triestino il CEO della compagnia marittima croata Mario Pavic) era stata noleggiata per questo viaggio da OMV, corporation petrolifera austriaca nonché azionista di maggioranza di TAL. “Sono molto orgoglioso del fatto che la ventimillesima nave ad arrivare a Trieste sia stata la RAVA, noleggiata da OMV” ha commentato Michael W. Cech, Managing Director OMV Supply & Trading Italia. ““20.000 navi al Terminale Marino SIOT-TAL di Trieste significano 20.000 operazioni svolte in sicurezza nonché la base per l’approvvigionamento energetico dell’Austria e dei paesi collegati all’oleodotto TAL”.