sabato, Luglio 27, 2024

Uno studio di Shell ha rivelato che la domanda globale di GNL è destinata a salire

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Secondo lo studio “GNL Outlook 2024” effettuato da Shell, la domanda globale di gas naturale liquefatto salirà notevolmente entro il 2040.

Il fattore principale di questo aumento è soprattutto il passaggio industriale da carbone a gas dei paesi del sud-est asiatico e della Cina.

Secondo il rapporto, solo nel 2023 il GNL ha raggiunto la quota delle 404 milioni di tonnellate, superando le 397 del 2022, nonostante i prezzi fossero superiori alle medie storiche. La stima è che si possano raggiungere vette che oscilleranno tra le 625 e le 685 milioni di tonnellate.

Leggi anche: La raffineria Sarroch di Saras passa al gruppo Vitol

Le grandi potenze dell’Asia orientale avranno sempre più bisogno di gas naturale liquefatto per alimentare le proprie centrali elettriche e le industrie. Per questo motivo saranno necessarie sempre più infrastrutture per l’importazione el GNL e anche per la produzione di energie rinnovabili come parchi eolici e pannelli solari.

È probabile che la Cina dominerà la crescita della domanda di GNL in questo decennio poiché la sua industria cerca di ridurre le emissioni di carbonio passando dal carbone al gas. Dato che il settore cinese dell’acciaio a base di carbone produce più emissioni rispetto alle emissioni totali di Regno Unito, Germania e Turchia messe insieme, il gas ha un ruolo essenziale da svolgere nell’affrontare una delle maggiori fonti mondiali di emissioni di carbonio e inquinamento atmosferico locale” ha commentato Steve Hill, Vicepresidente esecutivo di Shell.

In Europa, nonostante l’embargo del gas russo, iniziato dal 2022, la domanda non è aumentata. Complici le temperature invernali più miti e gli elevati livelli di stoccaggio del gas, oltre ad un aumento della produzione dell’energia nucleare, il mercato europeo ha bilanciato quello globale.

La limitata crescita dell’offerta del GNL, però, fa sì che il mercato rimanga ancora strutturalmente ristretto.

È possibile leggere il report di Shell per esteso al sito  http://www.shell.com/lngoutlook

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