Il gruppo Pavilion Energy ha annunciato di aver importato a Singapore il primo carico di GNL (Gas Naturale Liquefatto) ‘carbon neutral’, ovvero con emissioni di CO2 compensate.
In sostanza, in questo genere di operazioni le parti coinvolte sostengono progetti per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica per un quantitativo analogo a quello emesso durante tutte le fasi di ‘vita’ del carico, dalla sua estrazione fino alla lavorazione (in questo caso liquefazione), al trasporto e alla consegna, in modo da compensarle e arrivare ad un saldo netto pari a zero.
Pavilion Energy, controllata dal fondo sovrano di Singapore Temasek Holdings, ha spiegato che le emissioni connesse con questo carico, dal pozzo alla cisterna di stoccaggio, saranno compensate con la rimozione dal mercato di un ammontare corrispondente di crediti di carbonio, originati dal portafoglio di progetti di compensazione della CO2 della stessa Pavilion.
In particolare, i crediti utilizzati provengono dai progetti Evio Kuinaji Ese’Eja Cuana in Perù e Liangdu Afforestation in Cina, relativi alla riforestazione. Il gruppo energetico di Singapore non ha fornito ulteriori dettagli riguardo a questo carico, né sul fornitore. La Reuters però ricorda che all’inizio di quest’anno Pavilion aveva firmato un accordo di fornitura di gas naturale liquefatto con l’americana Chevron e un altro con Qatar Petroleum Trading: in entrambi i casi la corporation asiatica aveva richiesto che i carichi fossero accompagnati da una dichiarazione attestante il quantitativo di CO2 emesso, dalla testa del pozzo alla consegna del GNL in banchina. Evidentemente per poter poi compensare questi quantitativi di CO2.