La controllata di Shell, Shell Offshore Inc, ha finalizzato la sua decisioone di investimento su Sparta, un giacimento in via di sviluppo al largo delle coste del Golfo del Messico, di sua proprietà per il 51% e di Equinor Gulf of Mexico LLC al 49%.
Secondo le stime, Sparta potrebbe raggiungere un picco di 90mila barili di petrolio equivalente giornalieri, per un totale complessivo di 244 milioni di barili. Shell ha già all’attivo quattordici progetti in fase di sviluppo in quell’area: Sparta, il quindicesimo, sarà attivo a partire dal 2028.
Per risparmiare costi ed emissioni verrà utilizzata una piattaforma che replica quella che era già stata utilizzata per gli sviluppi dei giacimenti Vito e Whale.
“Siamo lieti di raggiungere questo importante traguardo e di portare avanti lo sviluppo di Sparta insieme a Shell. – afferma Philippe Mathieu, vicepresidente esecutivo per Exploration and Production International – Sparta rappresenta quest’anno la terza decisione finale di investimento nelle nostre attività upstream internazionali, e sottolinea il nostro impegno a investire in una fornitura energetica affidabile a lungo termine. Gli Stati Uniti rappresentano un’area centrale per le nostre attività internazionali, dove continuiamo a creare valore significativo con una buona efficienza in termini di emissioni di carbonio”.
Zoë Yujnovich, Direttore Integrato di Shell Gas & Upstream, commenta invece: “Gli ultimi sviluppi di Shell nelle acque profonde dimostrano il potere di replicarsi, traendo un magior vantaggio dalle nostre posizioni avvantaggiate. La decisione di investire è in linea con il nostro impegno di perseguire i progetti più efficienti e competitivi a livello energetico, fornendo però allo stesso tempo approvvigionamenti energetici sicuri, oggi e per gli anni che verranno.”
Sparta sarà la prima piattaforma del Golfo del Messico ad essere dotata di macchinari per la compressione totalmente elettrici, che consentiranno un notevole riduzione delle emissioni d anidride carbonica derivante dalla produzione.