Nell’area di Kristin South, nel Mare del Nord, una partnership formata da Equinor (54,82%), Petoro (22,52%), Vår Energi (16,66%) e TotalEnergies EP Norge AS (6%) ha avviato la produzione del primo pozzo nel campo Lavrans.
Tramite un nuovo template sottomarino, Equinor – che oltre ad essere maggior azionista ne è anche l’operatore – pomperà petrolio e gas per un totale, rispettivamente, di 1,9 Msm3 e 6,2 GSm3. Il gas verrà poi esportato verso il mercato europeo, mentre il petrolio sarà trasportato al mercato con la nave di stoccaggio Åsgard C.
“Il progetto Kristin South dimostra la nostra strategia per creare valore sviluppando l’infrastruttura esistente sulla piattaforma continentale norvegese. Insieme ai nostri partner e fornitori, abbiamo sviluppato il progetto e avviato la produzione da Lavrans in modo sicuro e corretto,” ha commentato Trond Bokn, Vicepresidente Senior per lo sviluppo del progetto di Equinor.
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Nel rispetto della sostenibilità ambientale, inoltre, le emissioni di anidride carbonica dovute all’estrazione sono molto contenute: si parla di meno di 1 Kg di CO2 emessa per barile di petrolio equivalente. Un po’ più consistenti saranno invece quelle dovute alla perforazione del fondale.
“Si tratta di una pietra miliare fondamentale nel nostro piano di continuare a sviluppare nuove risorse in un’area matura nel Mar di Norvegia. Collegare risorse aggiuntive ai nostri hub di produzione è un modo conveniente per aumentare la produzione e prolungare la durata di vita dei nostri campi in funzione. Questo approccio contribuisce alla sicurezza energetica e alla creazione di posti di lavoro in Norvegia“, ha commentato invece Grete B. Haaland, Vicepresidente Senior per Exploration & Production North.
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