L’Eni ha dato ha spedito il primo carico di GNL prodotto in Indonesia e ha stretto nuovi accordi per rafforzare la sua presenza in Kazakhstan.
La corporation italiana ha infatti annunciato di aver effettuato la prima spedizione di gas naturale liquefatto (GNL) prodotto dal campo di Jangkrik, nelle acque profonde dell’Indonesia, e destinato al mercato interno indonesiano. Il carico da 22.500 m3 è partito dall’impianto di liquefazione di Bontang, nell’East Kalimantan, con destinazione Bali, dove sarà consegnato come parte del contratto di fornitura a lungo termine firmato con PT Pertamina (PERSERO) nel giugno 2015.
La produzione del giacimento era iniziata, in anticipo sui tempi previsti, il mese scorso: il gas, dopo essere stato trattato a bordo della FPU Jangkrik, viene inviato ad un impianto di ricezione a terra per poi raggiungere, attraverso il sistema di trasporto dell’isola di East Kalimantan, l’impianto di liquefazione di Bontang.. Il GNL così ricavato viene quindi venduto con contratti di lungo termine, in parte a PT Pertamina e per la parte restante alla stessa Eni, che lo commercializzerà nell’ambito dello sviluppo del proprio portafoglio internazionale.
Parallelamente, il CEO dell’azienda di San Donato Milanese Claudio Descalzi e l’AD di JSC KazMunayGas (KMG), Sauat Mynbayev, hanno firmato un accordo che rinnova le condizioni per il trasferimento a Eni del 50% dei diritti di sfruttamento del sottosuolo per la ricerca e la produzione di idrocarburi nel blocco di Isatay, situato nelle acque kazake del Mar Caspio.
Il blocco, che si stima abbia un notevole potenziale di risorse petrolifere, sarà gestito da una Joint Operating Company paritetica formata da Eni e KMG, che inizierà ad operare una volta completato il trasferimento del 50% di interesse nella licenza, previa approvazione della transazione da parte della Repubblica del Kazakhstan.
Inoltre, Eni e KazMunayGas E&P, una controllata di KMG, hanno firmato un accordo per espandere ulteriormente la cooperazione tecnologica in ambito upstream e valutare potenziali sviluppi congiunti in nuovi progetti. L’accordo prevede inoltre un programma di training tecnico e manageriale per il personale KMG E&P.
Con il Ministero dell’Energia della Repubblica del Kazakhstan, e assieme a JSC KazMunayGas (KMG) e al Comitato Kazako di Geologia, Eni ha poi firmato anche un Memorandum of Understanding per valutare i termini futuri di cooperazione nel bacino Precaspico Kazako-Russo, dove sono state effettuate numerose scoperte di giacimenti ad olio di dimensioni considerevoli. La firma di questo MoU si colloca nell’ambito del progetto Eurasia, promosso dal Ministero dell’Energia per studiare il potenziale esplorativo profondo del bacino stesso.