I traffici globali di gas naturale liquefatto sono costantemente cresciuti nel corso degli ultimi 10 anni (anche se con un andamento irregolare) e continueranno a farlo anche nel prossimo futuro, grazie all’aumento della capacità di liquefazione dei Paesi che già oggi sono i principali produttori mondiali: Qatar, Australia e Stati Uniti, questi ultimi in forte ascesa grazie allo shale gas.
E’ questo lo scenario messo a fuoco dalla broker-hosue genovese Banchero Costa, che in un suo recente report ha rivelato come il trasporto via nave di gas naturale liquefatto sia cresciuto dell’11,2% nei primi 9 mesi del 2019, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando a quota 260,3 milioni di tonnellate. Al vertice della classifica dei fornitori resta il Qatar, con 56,9 milioni di tonnellate di GNL esportati nel periodo gennaio-settembre, ma l’Australia si sta facendo sempre più vicina con 56,2 milioni di tonnellate di GNL in export (+ 13,4% sullo stesso periodo del 2018). Se quindi le prime due posizioni del podio sono saldamente nelle mani di Qatar e Australia, la terza posizione della Malesia è ormai nel mirino degli Stati Uniti, che grazie ad una crescita del 54,9% (a 24,9 milioni di tonnellate) nei primi 9 mesi dell’anno, dovrebbero raggiungerla già nel corso del 2020.
Parlando invece di import, Banchero Costa riporta nel suo dossier la crescita degli acquisti cinesi, pari nel periodo considerato a 43 milioni di tonnellate (+18,9%), e la stabilità di quelli indiani, arrivati a quota 16,4 milioni di tonnellate (+0,9%). In fortissimo incremento, ancorché lontane in termini di valore assoluto, le importazioni della Spagna, cresciute del 57,3% a 12,6 milioni di tonnellate. Arretrano invece due tradizionali ‘top buyer’ come Giappone e Corea del Sud, il cui import di GNL nei primi 9 mesi dell’anno è diminuito rispettivamente del 7,5% e dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Un trend, quello in corso, che di fatto conferma la dinamica già verificatasi negli anni precedenti: tra 2016 e 2019 il commercio mondiale di gas naturale liquefatto è cresciuto con una media di +9% all’anno, raggiungendo i 350 milioni di tonnellate nel 2018.
Per quanto riguarda poi i prossimi anni, le previsioni hanno tutte il segno ‘più’, considerando anche i progetti dei principali esportatori mondiali: lo scorso anno l’Australia ha incrementato la sua capacità di export portandola a 69,2 milioni di tonnellate (+25% sul 2017), valore non molto distante dai 77,9 milioni a cui arriva l’attuale capacità di esportazione di GNL del Qatar. L’emirato, però, ha annunciato che intende raggiungere una capacità di 100 milioni di tonnellate annue già nel corso del 2020.
Gli Stati Uniti inseguono, ma di corsa: nei prossimi anni la metà di tutta la capacità aggiuntiva di export a livello globale sarà infatti concentrata proprio negli USA.