Crollano i consumi petrolifera in Italia a marzo, secondo i dati provvisori della rilevazione del Ministero dello Sviluppo Economico, rilanciati con una nota dell’Unione Petrolifera.
Nel dettaglio, i consumi di greggio italiani sono ammontati a 3,3 milioni di tonnellate, con un decremento pari al 31% (-1.485.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2019, mentre quelli di carburanti per autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno lavorativo in più, sono risultati pari a 1,5 milioni di tonnellate, di cui 0,3 milioni di benzina e 1,2 milioni di gasolio, con un decremento del 43,5% (-1.132.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2019.
In particolare la benzina totale ha mostrato un calo del 51,9% (-307.000 tonnellate) mentre la benzina venduta sulla rete del 51,3% rispetto a marzo 2019; il gasolio per autotrazione evidenzia un decremento del 41% (-825.000 tonnellate), mentre il gasolio venduto sulla rete del 48,4% rispetto a marzo 2019.
Da segnalare – si legge nella nota dell’Unione Petrolifera – la performance positiva dei prodotti ad uso riscaldamento (gasolio e gpl combustione) anche a causa di un marzo 2020 più freddo (-1,2 gradi) rispetto allo scorso anno, nonché per il gasolio agricolo.
Per il resto tutti segni negativi, con il carburante per aerei a segnare le riduzioni più rilevanti: -66,4% rispetto a marzo 2019.
Peraltro, tali andamenti riflettono solo in parte le misure di limitazione degli spostamenti legate all’emergenza Covid 19, dal momento che si tratta di dati mediati che riflettono una prima parte di marzo, in cui le misure emergenziali interessavano aree ristrette del territorio e il trasporto aereo, cui è seguita una seconda parte che ha fatto registrare un vero e proprio crollo dei consumi, con l’estensione su tutto il territorio nazionale delle misure di lockdown. Esemplificativo è il dato relativo al carboturbo per aerei che prima di altri ha risentito dei blocchi.
Lo confermerebbero altresì le prime stime per il mese di aprile, che per benzina e gasolio per il trasporto passeggeri indicano un calo del 75%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre per il gasolio destinato al trasporto merci di quasi il 50%. Quanto al carboturbo, ad aprile si stima che la diminuzione superi il 90%. Ad essere meno colpito è il trasporto navale che, dopo il calo del 5,6% di marzo, a aprile si prevede possa scendere intorno al 20%, sia per la frenata del commercio estero, conseguente alle forti ricadute economiche ormai estese a livello planetario, sia per il ridimensionamento che stanno subendo i collegamenti con le Isole che il blocco delle navi crociera.