Abbiamo parlato, pochi giorni fa, del progetto Greater Tortue Ahmeyim, gestito da BP al largo delle coste di Senegal e Mauritania.
Oggi torneremo sull’argomento per parlare della disputa legale che sta interessando proprio BP nei confronti del colosso energetico americano McDermott, a cui proprio l’azienda inglese si era rivolta inizialmente.
Secondo le notizie, McDermott avrebbe interrotto la posa dei cavi ombelicali e di altre apparecchiature per sistemi di produzione sottomarini a causa di costi imprevisti che la società americana non avrebbe previsto.
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BP si è così dovuta rivolgere ad Allseas, società appaltatrice nel mercato dell’energia offshore, che con la sua nave Pioneering Spirit sta completando il lavoro.
Questa operazione, chiaramente, ha portato ad un rincaro dei prezzi ma soprattutto delle tempistiche necessarie al completamento del progetto.
Il mancato adempimento degli obblighi contrattuali potrebbe però costare molto caro a McDermott. BP, infatti, avrebbe chiesto il massimo risarcibile, che andrebbe pagato a tutti gli azionisti del progetto GTA. Uno di essi è Kosmos Energy il quale, secondo stime interne, potrebbe ricevere fino a 160 milioni di dollari.
Il conto rischia quindi di essere molto salato, soprattutto considerato che la società americana nuota in pessime acque, con un debito da saldare alla colombiana Reficar che ammonta a circa 940 milioni di dollari.
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