sabato, Luglio 27, 2024

DA ARABIA E KUWAIT INCARICO A UN CONSULENTE INTERNAZIONALE PER IL GIACIMENTO DI GAS DORRA

Must read

Pronti per una bioraffineria in Malesia

Petronas, nota società statale malesiana, Enilive S.p.A., controllata di Eni ed Euglena Co. Ltd, società energetica giapponese, costituiranno una joint venture al fine di...

Una FPSO e una FSO per il progetto Baleine 2

Si è tenuta a Dubai la cerimonia di battesimo di una Floating Production Storage Offloading Unit (FPSO) e di una Floating Sorage Unit (FSU),...

Petrobras vuole il gas boliviano

Durante il Business Forum Bolivia-Brasile andato in scena qualche giorno fa a Santa Cruz de La Sierra, la Presidentessa di Petrobras Magda Chambriard ha...

L’importanza della sicurezza informatica e della comunicazione ad essa dedicata

È vero, in questo caso non si è trattato di un attacco di sicurezza informatica. Ma il “piccolo” incidente di percorso capitato a Crowdstrike, una delle più...

Risolta una diatriba territoriale che durava da un lustro, Arabia Saudita e Kuwait hanno deciso di procedere speditamente con lo sviluppo del giacimento di gas offshore Dorra, affidando un incarico di consulenza ad un soggetto internazionale, la cui identità non è stata però al momento resa nota.

Tra i compiti dell’advisor – secondo quanto riportato dalla Reuters – oltre allo studio dei volumi produttivi attesi e alle opzioni per lo stoccaggio del prodotto, ci sarà proprio la definizione delle quote di gas di competenza dei rispettivi Paesi, entrambi ‘affamati’ di metano per soddisfare la domanda interna e anche per potenziare il proprio export di gas naturale.

Il giacimento Dorra dovrebbe contenere, secondo le stime preliminari, 11 trilioni di piedi cubi di gas e di circa 300 milioni di barili di petrolio e si trova nella cosiddetta Neutral Zone, tratto di mare condiviso tra Arabia Saudita e Kuwait. Proprio per questa ragione, il progetto di sviluppo del giacimento era stato interrotto nel 2013, stante l’incapacità dei due Paesi di trovare un accordo relativo alla suddivisione del gas prodotto.

Lo scorso dicembre, però, Riyad e Madinat al-Kuwait hanno raggiunto un compromesso sulla gestione della Neutral Zona, che ha permesso tra le altre cose la ripresa delle attività estrattive presso due giacimenti petroliferi, il cui output corrisponde allo 0,5% di tutta la produzione di greggio a livello mondiale.

Riconciliazione che ha anche reso possibile la ripresa del progetto di sviluppo del giacimento Dorra, il cui sfruttamento partirà presto secondo quanto dichiarato la scorsa settimana dal Ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita Abdulaziz bin Salman.

Sul Dorra avrebbe peraltro manifestato in passato le sue mire anche l’Iran, me Arabia Saudita e Kuwait si sono detti certi di poter avviare le attività presso il giacimento in un punto lontano dall’area contesa da Teheran.

Latest article

Pronti per una bioraffineria in Malesia

Petronas, nota società statale malesiana, Enilive S.p.A., controllata di Eni ed Euglena Co. Ltd, società energetica giapponese, costituiranno una joint venture al fine di...

Una FPSO e una FSO per il progetto Baleine 2

Si è tenuta a Dubai la cerimonia di battesimo di una Floating Production Storage Offloading Unit (FPSO) e di una Floating Sorage Unit (FSU),...

Petrobras vuole il gas boliviano

Durante il Business Forum Bolivia-Brasile andato in scena qualche giorno fa a Santa Cruz de La Sierra, la Presidentessa di Petrobras Magda Chambriard ha...

L’importanza della sicurezza informatica e della comunicazione ad essa dedicata

È vero, in questo caso non si è trattato di un attacco di sicurezza informatica. Ma il “piccolo” incidente di percorso capitato a Crowdstrike, una delle più...

Chevron accelera lo sviluppo sfruttando le nuove tecnologie

"Le nuove tecnologie possono fare la differenza nel campo dello sviluppo energetico offshore", dichiara Matt Johnson, specialista nello sviluppo dei giacimenti e nell'ottimizzazione del...