sabato, Giugno 3, 2023

ENI SI ALLEA CON ENEA PER SVILUPPARE LA FUSIONE NUCLEARE: PROGETTO DA 600 MILIONI DI EURO

Must read

Importante scoperta per Aker BP nell’offshore norvegese

Nell'area di Yggdrasil, che si trova nella porzione norvegese del Mare del Nord, Aker BP ha scoperto un possibile giacimento petrolifero chiamato Øst Frigg...

Test più che positivi per Equinor a Johan Sverdrup

Johan Sverdrup è un giacimento di proprietà Equinor che si trova nel Mare del Nord, più precisamente nella zona di Utsirahøyden, in Norvegia. Inizialmente questo...

Equinor fa un passo indietro sul progetto Trollvind

“Apprezziamo tutti gli interessamenti più che positivi da parte di classe politica, fornitori e autorità per quanto riguarda il progetto Trollvind. Esso era un...

Stop di Petrobras in Amazzonia, gli ambientalisti dicono no

Nel bacino di Foz do Amazonas, al largo dello stato ai Amapà, in Brasile, si trova un giacimento petrolifero, che copre un'area lunga 2.200...

L’Eni e l’ENEA hanno dato vita ad un’alleanza strategica con un progetto da 600 milioni di euro per sviluppare la fusione nucleare, da cui potrà derivare “l’energia del futuro, sostenibile, sicura e inesauribile”.

Oggetto dell’accordo è un grande polo scientifico-tecnologico sulla fusione DTT (Divertor Tokamak Test), che verrà realizzato nel Centro Ricerche ENEA di Frascati (Roma) dalla società DTT Scarl, di cui Eni avrà il 25%, ENEA il 74% e il Consorzio CREATE l’1%. Le ricadute del progetto sul PIL nazionale – spiega l’Eni in una nota – sono stimate in circa due miliardi di euro con la creazione di 1.500 nuovi posti di lavoro, dei quali i 500 diretti, tra scienziati e tecnici.

L’intesa è stata firmata oggi presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati dal presidente di ENEA Federico Testa e dall’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, del ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Il DTT – Divertor Tokamak Test verrà realizzato in 7 anni e vedrà la partecipazione di Unione europea, del Consorzio Create, della BEI (con un finanziamento record di 250 milioni di euro garantiti dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici FEIS, pilastro del Piano Juncker), dal Consorzio europeo EUROfusion (con 60 milioni a valere sui fondi Horizon 2020), il Ministero dello Sviluppo Economico e il MUR (con 80 milioni di euro circa) e la Regione Lazio (con 25 milioni più le spese per la connessione alla rete elettrica nazionale) e altri 30 milioni da partner internazionali.

Soddisfatto l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, che ha dichiarato: “Questa collaborazione si inquadra nella visione strategica di Eni per la trasformazione del mondo dell’energia, nel quale la fusione a confinamento magnetico potrà giocare un ruolo essenziale. Il nostro know how industriale, le competenze di gestione e sviluppo di grandi progetti, combinate con l’eccellenza della ricerca scientifica di ENEA, saranno la chiave di successo per la realizzazione di questa importantissima iniziativa ed infrastruttura, basata primariamente su competenze e tecnologie italiane”.

Il progetto DTT nasce per fornire risposte scientifiche e tecnologiche ad alcuni aspetti del processo di fusione, come ad esempio la gestione di temperature elevatissime e i materiali da utilizzare, e si propone come supporto e infrastruttura di test per le più avanzate soluzioni tecnologiche che verranno messe in atto nei grandi progetti internazionali sulla fusione.

 

Html code here! Replace this with any non empty text and that's it.

Html code here! Replace this with any non empty text and that's it.

Latest article

Importante scoperta per Aker BP nell’offshore norvegese

Nell'area di Yggdrasil, che si trova nella porzione norvegese del Mare del Nord, Aker BP ha scoperto un possibile giacimento petrolifero chiamato Øst Frigg...

Test più che positivi per Equinor a Johan Sverdrup

Johan Sverdrup è un giacimento di proprietà Equinor che si trova nel Mare del Nord, più precisamente nella zona di Utsirahøyden, in Norvegia. Inizialmente questo...

Equinor fa un passo indietro sul progetto Trollvind

“Apprezziamo tutti gli interessamenti più che positivi da parte di classe politica, fornitori e autorità per quanto riguarda il progetto Trollvind. Esso era un...

Stop di Petrobras in Amazzonia, gli ambientalisti dicono no

Nel bacino di Foz do Amazonas, al largo dello stato ai Amapà, in Brasile, si trova un giacimento petrolifero, che copre un'area lunga 2.200...

En plein per Saipem: due nuovi contratti in arrivo

Saipem si è aggiudicata, pochi giorni fa, due nuovi contratti offshore il cui valore complessivo si aggira intorno agli 850 milioni di dollari, confermando...