La domanda interna è ancora tropo debole e il Governo del Pakistan ha deciso di cancellare la maxi gara internazionale indetta alcuni mesi fa per assicurarsi una fornitura decennale di gas naturale liquefatto, tra i cui partecipanti, secondo le indiscrezioni di stampa emerse la scorsa estate, ci sarebbe anche l’Eni.
La corporation di San Donato Milanese sarebbe uno dei nomi di primo piano dell’industria energetica internazionale – insieme ad altri veri e propri ‘big’ come SOCAR, PetroChina International Singapore, PetroChina e Trafigura – ad aver risposto alla chiamata di Pakistan LNG, società governativa che aveva lanciato un tender relativo alla fornitura di 240 carichi di GNL (pari a circa 140.000 metri cubi) in 10 anni. Un contratto il cui valore, stimava l’agenzia Reuters, potrebbe raggiungere i 5 miliardi di dollari.
Evidentemente, però, il Pakistan ha deciso di tornare sui suoi passi: sempre in base a quanto riportato dalla Reuters, infatti, il precedente tender sarebbe stato annullato a causa di una domanda di GNL non sufficiente ad assorbire una tale quantità di combustibile e soprattutto a giustificare un contratto di fornitura così a lungo termine.
Pakistan LNG avrebbe infatti deciso di procurarsi il gas naturale liquefatto necessario a soddisfare le proprie necessità in modo più flessibile, ovvero rivolgendosi al mercato spot.
Secondo le fonti (riservate) della Reuters, un contratto di lungo termine potrà nuovamente essere preso in considerazione solo se, e quando, la domanda interna di GNL sarà diventata talmente solida e strutturata da giustificarlo.