Intesa Sanpaolo spinge sulla via della sostenibilità ambientale, aggiornando i propri criteri sulle attività creditizie nel settore del carbone ed introducendo nuove regole che interesseranno unicamente i settori del Gas non convenzionale e del Petrolio. Queste norme verranno applicate a tutte le società del Gruppo e in tutti i paesi in cui esse operano.
Entro il 2025 il Gruppo si impegnerà ad azzerare la quota dei servizi finanziari verso controparti nel settore dell’estrazione del carbone; sono previste, inoltre, ulteriori limitazioni ed esclusioni per il settore della generazione di energia elettrica da carbone, dando rilievo ai piani di transizione delle aziende operanti in tale settore.
Anche nei settori dell’oil&gas non convenzionale ci saranno limiti ed esclusioni in relazione alle risorse “shale oil & gas”, “tar sands” e “tight oil&gas”, che sono ottenute con tecniche non convenzionali e la cui estrazione genera maggiori emissioni di gas serra rispetto alle risorse estratte con tecniche convenzionali, determinando maggiori impatti ambientali.
Saranno escluse anche attività di esplorazione ed estrazione in aree caratterizzate da ecosistemi fragili, come l’Artico o l’Amazon Sacred Headwaters.
Intesa comunica infine il suo impegno nel sostenere e guidare le aziende verso un’economia a basse emissioni di carbonio, attraverso finanziamenti finalizzati allo sviluppo di energia da fonti rinnovabili.