Il Governo di Pechino ha deciso di proseguire nella strategia di riduzione dei consumi di carbone, per ridurre l’impatto ambientale generato in particolare dal riscaldamento domestico, sostituendo progressivamente il combustibile fossile con il gas naturale.
Motivo per cui la Cina sta incrementando in misura considerevole le importazioni di gas da fonti internazionali, spingendo al rialzo il valore di mercato di questa commodity e superando la Corea del Sud nell’import di GNL.
Secondo i dati forniti dalla General Administration of Customs e riportati dalla stampa internazionale, a dicembre 2017 il Repubblica Popolare ha acquistato all’estero 7,89 milioni di tonnellate di gas, con un aumento del 20,5% rispetto ai 6,55 milioni di tonnellate importate a novembre. Un ulteriore balzo in avanti che ha portato l’ammontare complessivo delle importazioni effettuate lo scorso anno a quota 68,57 milioni di tonnellate, con un incremento del 26,9% rispetto al 2016.
Sul totale, a crescere maggiormente sono stati gli acquisiti di GNL, ovvero il gas naturale liquefatto: nel 2017 sono stati importati 38 milioni di tonnellate combustibile in questa forma, il 50% in più dei volumi di GNL acquistati nel 2016. Valore che, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Reuters, consacrano la Cina come secondo importatore al mondo di gas naturale liquefatto grazie al soprasso sulla Corea del Sud, che nel 2017 ha importato ‘solo’ 37 milioni di tonnellate di GNL. Al primo posto resta invece, con larghissimo distacco, il Giappone, che durante l’anno appena concluso ha acquistato sul mercato internazionale ben 83,5 milioni di tonnellate di gas liquido.
Ovviamente la crescente domanda cinese, che gli analisti si aspettano in ulteriore aumento nei prossimi anni, ha avuto un effetto sensibile anche sulla dinamica del prezzo della commodity: secondo quanto dichiarato durante una recente conferenza dal portavoce della General Administration of Customs Huang Songping, nel 2017 il prezzo medio di importazione del gas naturale per la Repubblica Popolare è stato superiore del 13,9% rispetto ai valori dell’anno precedente.