La Commissione Europea ha deciso di stanziare 600.000 euro per co-finanziare, al 60%, lo studio di fattibilità di un nuovo hub del GNL a Malta.
Il progetto, sostenuto dal Governo dell’isola mediterranea, prevede la costruzione di impianti per il bunkeraggio navale alle unità che operano nei porti di La Valletta e Marsaxlokk, ma anche l’installazione di una Floating Storage and Rigassification Unit (FSUR), ovvero di un rigassificatore offshore, e la costruzione di un gasdotto che, percorrendo il fondale marino, collegherà il nuovo impianto maltese con la Sicilia.
Il finanziamento europeo rientra in una più ampia dotazione di fondi, derivanti dal programma CEF (Connecting Europe Facility), che la Commissione Europea ha deciso di stanziare a favore dell’integrazione tra industria energetica e trasporti: “I trasporti europei dipendono ancora dal petrolio per il 94% del loro fabbisogno energetico. Per questo abbiamo deciso di finanziare progetti mirati a sviluppare l’utilizzo di fonti energetiche alternative” ha commentato in una nota la Commissaria UE ai Trasporti Violeta Bulc.
In totale Bruxelles ha stanziato 22,2 milioni di euro, suddivisi in vari interventi, tra cui – oltre a quello che coinvolgerà Italia e Malta – molti altri riguardano l’utilizzo del GNL come carburante navale, sia nel Mediterraneo, come a Cipro, dove l’Europa stanzierà quasi 5 milioni di euro per la realizzazione di una nuova infrastruttura dedicata al gas liquido, sia in Nord Europa, dove si lavora, sempre col sostegno finanziario delle istituzioni comunitarie, ad un nuovo collegamento marittimo per GNL in tank-tainer tra il porto belga di Zeebrugge e quello svedese di Goteborg, dovrà sorgerà anche una nuova stazione di rifornimento per le navi ad alimentazione ibrida.