Entro la fine di quest’anno il rigassificatore di Livorno inizierà a svolgere operazioni di Small Scale GNL e, in particolare, di bunkeraggio di gas naturale liquefatto.
Lo ha dichiarato – nel corso della presentazione della revisione 2021 del rapporto sulla filiera degli usi finali del GNL in Italia, prodotto ogni anno da SSLNG Watch/REF-E – Marika Venturi, Presidente di Assocostieri (l’associazione italiana degli operatori della logistica energetica) e Institutional Relations, Regulation and Commercial Manager di OLT Offshore, la società controllata da Snam e dal fondo australiano First Investment che gestisce la FSRU Toscana.
A inizio 2019 la società aveva avviato l’iter autorizzativo per poter svolgere questo tipo di servizi, che si era poi completato lo scorso ottobre con il ‘via libera’ definitivo del Ministero dello Sviluppo Economico. Da quel momento, OLT ha dato il via agli interventi tecnici necessari, che al momento sono in corso ma che si dovrebbero concludere entro fine anno, consentendo così al terminale di poter partire con i servizi Small Scale e in particolare con il bunkeraggio di GNL.
Ma non è tutto: la Presidente di Assocostieri ha anche annunciato che OLT intende avviare a breve un nuovo percorso autorizzativo per poter raddoppiare la propria capacità in questo nuovo filone di business. Se infatti nel progetto originario OLT prevedeva di effettuare 40 allibi di piccole bettoline all’anno, la società – in ragione delle mutate esigenze di mercato – vorrebbe poterne effettuare almeno 120.
Nella stessa occasione, Venturi ha poi ricordato che, entro la fine del 2021, altri operatori italiani saranno in grado di partire con le attività di bunkeraggio di GNL, anche se l’Italia deve scontare un gap in termini di competitività che potrà essere colmato massimizzando la flessibilità dei servizi offerti.
Inoltre, considerando che lo sviluppo dell’infrastruttura del GNL rientra tra gli obiettivi primari del PNIEC e del Green Deal e che il raggiungimento degli obiettivi di questi ultimi risulta rientrare in una delle tre linee strategiche del PNRR (ovvero la transizione energetica), l’associazione ha auspicato un maggior supporto allo sviluppo della filiera del GNL, soprattutto per l’utilizzo in ambito marittimo e terrestre per la riduzione delle emissioni climalteranti.
Assocostieri ha infine espresso rammarico circa il fatto che, nella versione del PNRR approvata dal Consiglio dei Ministri del 12 gennaio e trasmessa alle Camere, si siano persi i contenuti delle schede di progetto dello scorso dicembre in tema di rinnovo della flotta navale e di supporto alla realizzazione delle infrastrutture sistemiche, come quelle del bunkeraggio del GNL ship-to-ship e truck-to-ship e delle navi dedicate.