Faranno parte della flotta mercantile russa le prime grandi navi petroliere al mondo alimentate a gas naturale liquefatto.
La compagnia armatoriale SCF, la ex Sovcomflot controllata dal Governo di Mosca, ha infatti commissionato al cantiere sudcoreano Hyundai Heavy Industries 4 unità tankers di classe Aframax, con una capacità di 114.000 tonnellate, dedicate al trasporto di petrolio greggio. L’investimento, si parla di oltre 50 milioni di dollari a mezzo, è stato deciso nell’ambito di un nuovo progetto chiamato ‘Green Funnel’, messo a punto da SCF in partnership con la corporation energetica Shell, che fornirà all’armatore russo il GNL con cui saranno alimentate queste navi.
Unità di questa tipologia, che verranno consegnate a partire dalla fine del 2018, hanno un costo di circa 10 milioni di dollari superiore a navi analoghe ma con alimentazione tradizionale, dovuto alla necessità di installare serbatoi dedicati al gas e altri equipaggiamenti di bordo per gestire il combustibile, che per restare allo stato liquido deve essere mantenuto a temperature molto basse. SCF ritiene però di poter ammortizzare il maggior costo iniziale delle navi grazie all’accordo siglato con Shell sulla fornitura del carburante, che consentirà un sensibile risparmio sul lungo periodo.
Grazie all’utilizzo di motori dual fuel del produttore finlandese Wartsila, leader a livello mondiale nella produzione di propulsori navali, le nuove petroliere russe potranno abbattere del 90% le emissioni di ossido di zolfo e fino al 15% quelle di CO2.
Proprio grazie a queste caratteristiche, le nuove unità saranno impiegate per trasportare il petrolio prodotto in Russia e nel Mare del Nord fino ai porti industriali del Nord Europa, dove sono in vigore le normative ECAs (Emission Control Areas), che impongono rigidi limiti alle emissioni navali.