La major anglo-olandese Shell e il gruppo statale russo Gazprom hanno rinnovato e rafforzato la loro partnership nel settore del GNL firmando un nuovo accordo, dopo l’ultimo risalente al 2015, focalizzato sui mercati energetici, sull’implementazione di progetti lungo tutta la filiera del valore del gas naturale, sulla digitalizzazione delle tecnologie e sulla riduzione delle emissioni di gas serra.
Alexey Miller, Presidente di Gazprom, e Ben van Beurden, CEO di Royal Dutch Shell, hanno anche passato in rassegna i risultati fino ad oggi raggiunti nell’ambito della collaborazione già in essere tra i due gruppi energetici.
In particolare, è stato analizzato l’andamento del progetto Sakhalin II, che ha visto la realizzazione del primo impianto di GNL della Russia. Operato da Sakhalin Energy (controllata da Gazprom col 50% più 1 delle azioni e partecipata da Shell col 27,5%, da Mitsui col 12,5% e da Mitsubishi Corporation col 10%), l’impianto lo scorso anno ha registrato performance da record, avendo prodotto ed esportato 11,6 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto.
Nell’ambito della definizione del nuovo accordo, Shell e Gazprom hanno riservato particolare attenzione alla decarbonizzazione dell’industria energetica europea e alla riduzione delle emissioni di gas serra. In questa occasione è stato anche ribadito come il gas naturale potrà dare un contributo determinante al raggiungimento degli obbiettivi climatici fissai dall’Unione Europea.
“Oggi abbiamo fatto un nuovo passo avanti nello sviluppo della nostra cooperazione” ha dichiarato il CEO di Gazprom Alex Miller. “La firma del nuovo accordo conferma che fino ad ora abbiamo raggiunto buoni risultati e che ci siamo dati nuovi ambizioni obbiettivi di lungo termine. Senza dubbio l’esperienza fino ad ora accumulata ci consentirà di raggiungere i traguardi che abbiamo fissato”.