La Norvegese Equinor si è aggiudicata due contratti per lo sviluppo di altrettanti impianti di stoccaggio di CO2 nel Mare del Nord.
Si prevede che i due impianti, denominati Albondigas e Kinno, avranno una capacità di immagazzinaggio di circa 5 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno.
“Siamo molto lieti di vedere che le autorità norvegesi hanno reso disponibili nuove superfici di stoccaggio CCS per l’esplorazione e che ci sono state assegnate queste due licenze. Vediamo che la domanda di stoccaggio di CO2 sta aumentando in diversi paesi, ed è fondamentale portare avanti nuovi stoccaggi di CO2 in modo rapido, in modo da poter offrire soluzioni industriali in grado di supportare la decarbonizzazione su larga scala delle industrie europee difficili da abbattere“, ha affermato Grete Tveit, vicepresidente senior per Low Carbon Solutions in Equinor.
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La compagnia norvegese punta a far diventare la Norwegian Continental Shelf una delle aree principali per lo stoccaggio della CO2. Per fare ciò, Equinor sta progettando un grande gasdotto che faccia defluire le emissioni industriali europee verso i siti di stoccaggio nel Mare del Nord, chiamato Highway Europe, che potrà trasportare, ogni anno, dai 25 ai 35 milioni di tonnellate di gas serra dalla Francia e dal Belgio.
“L’incremento del trasporto e dello stoccaggio di CO2 è essenziale per soddisfare l’interesse e la domanda per questo tipo di servizi. Ottenere l’accesso a una maggiore capacità di stoccaggio di CO2 si allinea bene con la nostra ambizione di avere da 30 a 50 milioni di tonnellate di trasporto e stoccaggio di CO2 capacità all’anno entro il 2035“, ha concluso Grete Tveit.
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