Ha superato la fase dello studio di fattibilità, e si prepara a cominciare il suo iter autorizzativo, il progetto di un nuovo terminal per lo small scale GNL che dovrebbe sorgere a Porto Marghera, su iniziativa di Decal e San Marco Petroli, operatori veneziani entrambi attivi nello stoccaggio e nella distribuzione di idrocarburi.
La nuova struttura avrà una capacità di 32.000 metri cubi, ripartita in un serbatoio atmosferico full containment da 30.000 metri cubi e due serbatoi orizzontali in pressione “bullet”, full containment, da 1.000 metri cubi ciascuno, e potrà accogliere navi gasiere con capacità da 7.500 a 30.000 metri cubi.
Una volta scaricato, il gas naturale liquefanno verrà quindi stoccato nei serbatoi, per essere poi rispedito verso i clienti finali e utilizzato – spiega Decal in una nota – sempre in forma liquida, come carburante per autotrazione a ridotto impatto ambientale, come combustibile a servizio delle comunità non collegate alla rete nazionale gas e come bunker per rifornimento navi.
Oltre all’accosto per ricevere le navi che scaricheranno il gas, il terminal di Porto Marghera sarà quindi dotato di un ulteriore accosto per bettoline di taglia indicativa attorno a 1.000, che potranno poi rifornire le navi dual fuel che in futuro transiteranno nel porto di Venezia, di cinque corsie di carico per autobotti di GNL e – in una seconda fase di progetto – di un raccordo ferroviario per la spedizione del combustibile via treno.
Particolare attenzione sarà poi riservata alla gestione del BOG (il boil off gas, ovvero il vapore che si forma all’interno dei serbatoi che contengono il GNL): il terminal sarà infatti dotato di una stazione di compressione per il trasferimento del BOG alla rete gas nazionale, di un package di riliquefazione del BOG e di serbatoi di stoccaggio in pressione, per l’accumulo del BOG in eccesso rispetto alla capacità di riliquefazione.
In ogni caso – sottolinea Decal nella sua nota – la struttura sarà eventualmente collegata alla rete gas solo per esigenze di sicurezza e ambientali, in modo che tutte le emissioni di gas vengano inviate al consumo e nulla venga immesso nell’atmosfera, ma non verranno effettuate operazioni di rigassificazione.