La FSRU Toscana sarà il primo rigassificatore italiano a poter offrire servizi di small scale GNL. La società OLT Offshore LNG Toscana (partecipata da Snam e del fondo d’investimento australiano First Sentier Investors) ha infatti annunciato di aver ricevuto dal Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e d’intesa con la Regione Toscana l’autorizzazione a svolgere operazioni di caricamento di gas naturale liquefatto (GNL) su navi metaniere di piccola taglia.
Questa attività – spiega la stessa OLT in una nota – aggiunge un importante tassello alla logistica energetica, permettendo di completare la filiera che consente l’utilizzo del GNL come combustibile sostenibile e in grado di abbattere le emissioni inquinanti e climalteranti nel trasporto pesante terrestre e in quello marittimo, oltre che per usi industriali e civili nelle aree non servite dalla rete di trasporto nazionale.
La propulsione navale a gas naturale liquefatto si sta diffondendo sempre di più, così come cresce il numero di bettoline dedicate ad effettuare il rifornimento di GNL alle navi: dalle 6 unità del 2019 si passerà a 21 unità che saranno operative entro la fine 2021 in Europa. Analogamente, è in forte crescita anche il numero dei distributori di GNL per autotrazione, passati dai 6 del 2016 a 81 nel primo semestre di quest’anno.
Gli amministratori delegati di OLT, Giovanni Giorgi e Maurizio Zangrandi, hanno espresso soddisfazione per l’imminente avvio dell’attività di small scale.
“In questi anni – ha dichiarato Giorgi – abbiamo lavorato per massimizzare l’utilizzo del terminale. La FSRU Toscana lavora ormai da due anni al 100% della capacità, ricevendo GNL da quasi tutti i continenti. La firma del decreto segna per noi l’inizio di una nuova sfida che siamo pronti a cogliere con entusiasmo, anche in un momento difficile come questo, mai fermarsi, guardare sempre oltre. La progettazione di dettaglio è stata sviluppata in parallelo al processo autorizzativo durante questa fase emergenziale, gli ordini dei componenti ed i lavori necessari potranno partire entro la fine del 2020. Secondo la pianificazione che abbiamo previsto tra dodici mesi potremo caricare piccole metaniere”.
“Con quasi 8.000 km di coste, l’Italia è posizionata esattamente nel centro del Mediterraneo – ha aggiunto Zangrandi – e con l’opportunità di giocare un ruolo fondamentale nella diffusione del GNL a beneficio della transizione energetica. Grazie a questo progetto anche il nostro Paese potrà avvalersi di una fonte energetica più sostenibile rispetto ai combustibili tradizionali, in linea con le migliori prassi già ampiamente diffuse in Europa. A breve, infatti, non dovremo più dipendere per le forniture di GNL da Francia, Spagna e Belgio, con significativi benefici industriali per il settore navale italiano”.