sabato, Luglio 27, 2024

Tensioni nel Regno Unito dopo le dichiarazioni del Primo Ministro

Must read

Pronti per una bioraffineria in Malesia

Petronas, nota società statale malesiana, Enilive S.p.A., controllata di Eni ed Euglena Co. Ltd, società energetica giapponese, costituiranno una joint venture al fine di...

Una FPSO e una FSO per il progetto Baleine 2

Si è tenuta a Dubai la cerimonia di battesimo di una Floating Production Storage Offloading Unit (FPSO) e di una Floating Sorage Unit (FSU),...

Petrobras vuole il gas boliviano

Durante il Business Forum Bolivia-Brasile andato in scena qualche giorno fa a Santa Cruz de La Sierra, la Presidentessa di Petrobras Magda Chambriard ha...

L’importanza della sicurezza informatica e della comunicazione ad essa dedicata

È vero, in questo caso non si è trattato di un attacco di sicurezza informatica. Ma il “piccolo” incidente di percorso capitato a Crowdstrike, una delle più...

Fanno discutere le dichiarazioni di Rishi Sunak, Primo Ministro del Regno Unito, il quale ha sostenuto la necessità del suo Paese di investire ulteriori fondi nello sviluppo di giacimenti petroliferi nel Mare del Nord, nonostante gli obiettivi di decarbonizzazione sempre più vicini.

Addirittura, malgrado le proteste, il governo starebbe pensando di avviare le operazioni di pompaggio del giacimento di Rosebank, ad ovest delle isole Shetland in Scozia, ad opera di Equinor ASA.

Quello di Rosebank sarebbe uno dei più grandi giacimenti del Regno Unito ma, secondo le dichiarazioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), se questo progetto fosse avviato (il pompaggio non inizierebbe comunque prima del 2026) non sarebbe possibile raggiungere l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050, come previsto dall’Accordo di Parigi.

Durante una sessione di domande alla Camera dei Commons, Caroline Lucas, membro parlamentare del Partito dei Verdi, ha ribadito che l’avvio del giacimento “farebbe saltare gli obiettivi climatici”.

Il Primo Ministro ha ribattuto: “Non ha assolutamente senso non investire nelle risorse che abbiamo qui a casa, non creare posti di lavoro qui e importare combustibili fossili stranieri a emissioni di carbonio doppie rispetto alle nostre risorse locali. È una politica economicamente analfabeta.

Latest article

Pronti per una bioraffineria in Malesia

Petronas, nota società statale malesiana, Enilive S.p.A., controllata di Eni ed Euglena Co. Ltd, società energetica giapponese, costituiranno una joint venture al fine di...

Una FPSO e una FSO per il progetto Baleine 2

Si è tenuta a Dubai la cerimonia di battesimo di una Floating Production Storage Offloading Unit (FPSO) e di una Floating Sorage Unit (FSU),...

Petrobras vuole il gas boliviano

Durante il Business Forum Bolivia-Brasile andato in scena qualche giorno fa a Santa Cruz de La Sierra, la Presidentessa di Petrobras Magda Chambriard ha...

L’importanza della sicurezza informatica e della comunicazione ad essa dedicata

È vero, in questo caso non si è trattato di un attacco di sicurezza informatica. Ma il “piccolo” incidente di percorso capitato a Crowdstrike, una delle più...

Chevron accelera lo sviluppo sfruttando le nuove tecnologie

"Le nuove tecnologie possono fare la differenza nel campo dello sviluppo energetico offshore", dichiara Matt Johnson, specialista nello sviluppo dei giacimenti e nell'ottimizzazione del...