mercoledì, Settembre 18, 2024

Tensioni nel Regno Unito dopo le dichiarazioni del Primo Ministro

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Fanno discutere le dichiarazioni di Rishi Sunak, Primo Ministro del Regno Unito, il quale ha sostenuto la necessità del suo Paese di investire ulteriori fondi nello sviluppo di giacimenti petroliferi nel Mare del Nord, nonostante gli obiettivi di decarbonizzazione sempre più vicini.

Addirittura, malgrado le proteste, il governo starebbe pensando di avviare le operazioni di pompaggio del giacimento di Rosebank, ad ovest delle isole Shetland in Scozia, ad opera di Equinor ASA.

Quello di Rosebank sarebbe uno dei più grandi giacimenti del Regno Unito ma, secondo le dichiarazioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), se questo progetto fosse avviato (il pompaggio non inizierebbe comunque prima del 2026) non sarebbe possibile raggiungere l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050, come previsto dall’Accordo di Parigi.

Durante una sessione di domande alla Camera dei Commons, Caroline Lucas, membro parlamentare del Partito dei Verdi, ha ribadito che l’avvio del giacimento “farebbe saltare gli obiettivi climatici”.

Il Primo Ministro ha ribattuto: “Non ha assolutamente senso non investire nelle risorse che abbiamo qui a casa, non creare posti di lavoro qui e importare combustibili fossili stranieri a emissioni di carbonio doppie rispetto alle nostre risorse locali. È una politica economicamente analfabeta.

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